Il termine radiestesia (o radioestesia), deriva dalla composizione di due parole, una derivante dal latino radius, che significa raggio, e l’altra dal greco aesthesis, che significa sensibilità, percezione, sensazione. Quindi sensibilità alle radiazioni, cioè azione della materia o energia con la quale il radiestesista si sintonizza, poiché entra in risonanza con la frequenza emessa dall’oggetto della sua ricerca.

La disciplina radiestesica può essere applicata a numerosi ambiti, uno di questi è l’analisi e la creazione di forme che determinano effetti energetici sull’ambiente e sulle persone.
Da qui nascono i “mandala attivi”, veri e propri circuiti energetici, che attraverso il loro contenuto in termini di frequenze dato da simboli, geometria sacra e colori determina un’azione informativa che influenza l’osservatore e l’ambiente circostante.